Spesso quando parliamo di serie tv utilizziamo dei termini
che a noi sono familiari ma che non tutti riescono a capire. Alcuni derivano
direttamente dall’inglese, altri sono italianizzati, rendendo a volte
incomprensibile il discorso a chi è meno addentrato nell’argomento.
Vorrei quindi parlare molto brevemente se ci riesco di alcuni
termini molto utilizzati, a volte incomprensibili.
La cosa fondamentale per me e per molti altri è la “poca
tolleranza” per chi confonde SERIE con STAGIONE. Una serie è Dexter, una serie è
Buffy, Revolution, Lost. Ogni serie è formata da una o più stagioni, le
stagioni sono composte di episodi.
Assodato questo, andiamo sullo specifico di alcuni termini:
SPOILER:
quando si parla di serie tv, di film o libri, lo
spoiler è qualcosa per cui uccidere. È la rivelazione del finale o di
accadimenti che avverranno nel futuro. C’è a chi piace saperli in anteprima e a
chi no. Rispettiamo entrambi.
TEASER:
Detto anche Cold Opening, è la parte iniziale di un
episodio, in genere dura dai 5 ai 10minuti, inizia subito dopo il riassunto (Previously) introduce
l’episodio prima della sigla (Opening)
FILLER:
È riferito ad un episodio. Si dice infatti di un
episodio filler (riempitivo) un episodio che non ha un balzo avanti nella
trama. Quasi un episodio a sé stante o comunque poco importante nel proseguo
della storia.
A proposito di trama aggiungiamo anche:
TRAMA ORIZZONTALE e TRAMA VERTICALE:
La trama verticale è la
trama tipica di un episodio, ad esempio il cattivo della settimana o il caso
della settimana in genere inizia e finisce con l’episodio stesso. Mentre la
trama orizzontale è quella che lega tutti gli episodi, che cresce sempre di più
e porta al finale.
PILOTA:
L’episodio pilota è il primo episodio di una serie. È quello che viene mostrato alle reti nella speranza che venga poi prodotto. In caso la rete decida di produrlo, decide un budget e ne commissione 9 o 13 episodi. Se la serie va male viene cancellata altrimenti vengono richiesti nuovi script (a volte altri 2 o 3, a volte la stagione completa). Non è raro che un pilota possa anche essere diverso rispetto a quello fatto vedere inizialmente alla rete. Un esempio di pilota mai trasmesso (unaired pilot) è questo:
A volte viene invece richiesto il cambiamento di un attore, ad esempio in Buffy nel pilota non vi è Alyson Hannigan ad interpretare Willow ma un’altra attrice. Dopo la sostituzione venne richiesto alla Hannigan di rigirare tutte le scene in cui compariva l’altra attrice. Potete vedere l’intero pilota qui sotto:
BOTTLE EPISODE:
Le serie tv hanno un budget che viene
stabilito all’inizio. La produzione deve cercare di farsi bastare questo budget
fino alla fine, tenendo presente che gli episodi più importanti (il primo, il
finale e altri in mezzo) costano di più. Occorre a volte per rientrare nei costi realizzare degli episodi a
basso budget. I bottle episodes sono proprio questi episodi a basso budget
girati in poche locations, a volte con meno attori.
Perché ho detto che alcuni episodi nel mezzo costano molto? Perché
parliamo di
SWEEPS:
Gli sweeps sono dei periodi dell’anno nel quale
vengono decise le tariffe pubblicitarie. Per far pagare di più le pubblicità
bisogna fare in modo di avere dei ratings abbastanza alti. Quindi c'è la necessita che
le serie abbiano più attrattiva per il pubblico, di conseguenza negli episodi trasmessi in questi periodi ci sono balzi avanti nella trama, si usano
i migliori effetti speciali, insomma si spende di più. Il tutto per fa pagare di più gli sponsor.
SALTO DELLO SQUALO:
o in inglese Jump the Shark. Quante volte
avete sentito dire che una serie ha fatto il salto dello squalo? Vi siete mai
chiesti cosa significhi e perché si dica così? Si dice che una serie ha fatto
il salto dello squalo un momento in cui questa compie una svolta talmente
assurda o stupida o quello che volete tanto che nella maggior parte dei casi ne
decreta la fine, o comunque un abbassamento qualitativo.
Copio da
serialmente.com: Il 20 settembre 1977, nella premiere in tre parti della
quinta stagione di Happy
Days, Arthur “the Fonz”
Fonzarelli, in giacca di pelle e costume da bagno, saltava uno squalo bianco su un paio di sci d’acqua. Ed era serissimo. Che si sia
trattato o meno del momento in cui gli autori di Happy
Days hanno
gettato la spugna è tuttora motivo di dibattito, ma grazie al conduttore
radiofonico Jon Hein(autore, peraltro, di jumptheshark.com, la cui splendida eredità è andata distrutta
quando il sito si è fuso con quello di TV Guide), a partire dagli anni 80
l’espressione “jumping the shark” ha preso piede nel linguaggio comune andando
a significare “l’inizio della fine”, il momento in cui diventa chiaro oltre
ogni ragionevole dubbio che un telefilm è andato a puttane.
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