L'ho divorato in pochi minuti e credo
che a breve gli darò una seconda lettura. Questo fumetto è proprio
quello che credevo, bello ed entusiasmante.
Il primo numero si intitola: Risveglio
nella città dei morti, e comincia con Rick che viene colpito e
finisce in coma, poi il risveglio come tutti ricordiamo e i primi
passi nell'ospedale invaso dagli Erranti. A differenza della serie tv
nel fumetto è tutto più veloce. Rick esce dall'ospedale, incontra
lo zombie della bicicletta e poi va a casa sua. Qui viene colpito
alla testa dal piccolo Morgan e conosce il padre che lo ospita...
ecc..ecc.
Al momento le differenze non sembrano
tantissime rispetto alla serie tv, o meglio gli argomenti sono
quelli, ma come dicevo anche in un precedente articolo qui ci sono
meno riempitivi. In questo numero si arriva già a quando loro per
scappare dalla città si ricoprono di viscere di zombie.
Credo che ogni fan che si rispetti di
The Walking Dead debba leggere il fumetto originale, poi per 2.90
euro al mese si può anche fare.
Riporto qualche riga dei redazionali:
Siamo nel 2003. Il ventitreenne Robert
Kirkman si presenta all'editore Image Comics. Dice più o meno: “Ho
un'idea. Una nuova serie a fumetti che potrebbe andare avanti per
anni.” The Walking Dead è nato così e racconta cosa succede a un
gruppo di persone messe alle strette da un evento di dimensioni
apocalittiche.
Il suo amico Tony Moore disegna i primi
sei episodi della serie e poi passa il testimone all'inglese Charlie
Adlard.
Anno dopo anno, The Walking Dead
conquista il pubblico americano, e nel 2010 AMC decide di produre una
serie televisiva tratta dal fumetto di Kirkman.
E il successo di The Walking Dead
diventa globale.
Il volto di Rick Grimes
Una delle scelte essenziali che
Darabont si è trovato a dover compiere per la sua trasposizione
sullo schermo della serie è stata quella degli attori, ovvero coloro
che avrebbero dovuto incarnare i personaggi che i lettori conoscevano
già bene. E, tra questi, l'attore che avrebbe indossato i panni di
Rick Grimes, uno degli ultimi ad essere selezionati, proprio per la
delicatezza del ruolo che avrebbe dovuto interpretare. AMC, così
come regista e autore, sapevano di avere per le mani qualcosa di
nuovo e unico dato che, in tv, una saga zombie non si era mai vista.
Per cui, per la parte di Rick, sarebbe stato il caso di scegliere un
volto poco conosciuto, un attore capace di incarnare tutte le
sfaccettature del carattere del vicesceriffo che comanda le
operazioni e, nello stesso tempo, in grado di aggiungere qualcosa al
personaggio.
Con The Walking Dead intendo indagare i
modi in cui le persone reagiscono di fronte alle situazioni estreme e
come ne escono cambiate. È questo il mio scopo sulla lunga distanza.
Con il tempo vedrete il personaggio di Rick mutare e maturare al
punto che quando vi guarderete alle spalle vi accorgerete di non
riconoscerlo più. Spero vi piacciano i racconti epici, perché è
proprio questo ciò che ho in mente per questa storia.”
Vi lascio con l'immagine della copertina del secondo numero:
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