Raggiunto l'accordo con le majors sui diritti per internet.
Incontri a New York e a Hollywood. Salva la cerimonia degli Oscar.
Hollywood, finisce la protesta di writers e sceneggiatori
"L'accordo non è perfetto ma il nostro sciopero è stato un successo"
LOS ANGELES - Dopo tre mesi si avvia a conclusione lo sciopero degli sceneggiatori che aveva paralizzato Hollywood e le produzioni televisive Usa. Il sindacato degli sceneggiatori ha approvato l'accordo di principio raggiunto ieri tra i propri delegati e gli studios.
La protesta era iniziata il 5 novembre. In una prima parte aveva coinvolto anche i registi che abbiamo visto manifestare con tanto di cartelli davanti ai cancelli delle majors. Il tutto ha messo in crisi gli studios e Hollywood e Broadway hanno rischiato la paralisi. A lungo sono stati sospesi anche i programmi di satira politica in tivù e kolossal come "Angeli e demoni" sono slittati al 2009. La soluzione trovata in queste ore scaccia via i timori che i sindacati potessero boicottare la cerimonia degli Oscar in calendario il 24 febbraio dopo che già aveva fatto calare ombre su quella dei Golden Globe, di solito la serata più glamour dell'anno insieme agli Oscar e quest'anno ridotta a una semplice conferenza stampa. Hollywood non avrebbe potuto sopportare questo affronto.
La soluzione è stata trovata risolvendo la questione del pagamento degli sceneggiatori quando il loro lavoro finisce su internet. Il sindacato, infatti, chiede che il nuovo contratto preveda una percentuale più alta dei guadagni fatti dalle case di produzione per l'uso su Internet dei programmi Tv e cinematografici scritti dagli sceneggiatori.
La strada della soluzione era stata indicata pochi giorni fa dal sindacato dei registi (Dga) che è riuscito a inserire nel nuovo contratto clausole sui benefici del mercato Internet. Un accordo triennale con le case di produzione in merito al rinnovo del contratto professionale, vantaggi nella giurisdizione e nel pagamento della programmazione su Internet, 13 mila persone coinvolte.
Gli sceneggiatori hanno seguito la stessa strada. Gli incontri sono stati fissati per questa sera a Los Angeles e New York. "Nonostante l'accordo non sia nè perfetto nè tutto quello che ognuno di noi merita per le interminabili ore di duro lavoro e sacrificio, il nostro sciopero è stato un successo" hanno scritto in un comunicato congiunto Patric Verrone e Michael Winship, presidenti, rispettivamente di Wga West e Wga Est, le organizzazioni sindacali che riuniscono gli sceneggiatori della costa ovest e della costa est degli Usa.
L'incontro di New York è avvenuto ieri. Durante la notte quello di Los Angeles. I termini dell'accordo sono stati accettati e finalmente l'annuncio: "Strike is over".
(10 febbraio 2008)
Da Corriere.it
LOS ANGELES - Lo sciopero degli sceneggiatori americani e' prossimo alla fine. Domani gli autori degli show televisivi potranno gia' tornare al lavoro. Lo ha comunicato oggi in una conferenza stampa Patric Verrone, presidente del sindacato, Writers Guild of America, annunciando le votazioni domani e martedi' per la ratifica dell'accordo e la sospensione ufficiale della protesta a partire gia' da mercoledi'. Lo sciopero degli autori, circa 10 mila, era cominciato lo scorso novembre e aveva suscitato grande solidarieta' di attori cinematografici e televisivi durante le manifestazioni.
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Aggiungo che è previsto il ritorno al lavoro degli sceneggiatori già per mercoledì 13 febbraio. Secondo me avremo già i nuovi episodi tra un paio di settimane, tre al massimo. Visto che molte serie avevano già gli script pronti ma che dovevano solo essere ritoccati prima di venire girati. Quindi è anche probabile che si riuscirà a dare degna conclusione alle varie stagioni interrotte. Non credo invece ci sia nulla da fare per 24, a meno che non decidano di ridurre gli episodi e far passare a Jack Bauer una giornata da 14 ore.
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Aggiungo che è previsto il ritorno al lavoro degli sceneggiatori già per mercoledì 13 febbraio. Secondo me avremo già i nuovi episodi tra un paio di settimane, tre al massimo. Visto che molte serie avevano già gli script pronti ma che dovevano solo essere ritoccati prima di venire girati. Quindi è anche probabile che si riuscirà a dare degna conclusione alle varie stagioni interrotte. Non credo invece ci sia nulla da fare per 24, a meno che non decidano di ridurre gli episodi e far passare a Jack Bauer una giornata da 14 ore.
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